E’ tornato il “vuoto a rendere” quale miglior occasione!

Dopo aver letto dell’iniziativa di raccolta rifiuti lungo le strade di Lavaiano tenutasi lo scorso 23 settembre 2017 e patrocinata dal comune di Casciana terme Lari, sarà uno scherzo trovare il favore della maggioranza su questa nostra iniziativa, oppure era solo un iniziativa di facciata?

Finalmente è tornata la possibilità del “vuoto a rendere” . Il vuoto a rendere era una pratica diffusa negli anni ’60-’70 che ha però nel tempo ceduto alle lobby petrolchimiche e dei produttori di imballaggi. La Legge che ne ripristina il sistema è del 2015 ma per arrivare a poter essere attuata si è dovuto aspettare fino al 10 ottobre 2017, infatti il Regolamento dopo diverse traversie ha visto la luce con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 settembre 2017.

In cosa consiste questo ritrovato vuoto a rendere?

Prima di tutto c’è da dire che è una sperimentazione che durerà un anno e che andrà dal 7 febbraio 2018 fino al 6 febbraio 2019 e prevede che gli esercenti aderenti, in forma volontaria, versino una cauzione contestualmente all’acquisto dell’imballaggio riutilizzabile pieno con diritto di ripetizione della stessa al momento della restituzione dell’imballaggio vuoto e che l’importo della cauzione in nessun caso comporti un aumento del prezzo di acquisto per il consumatore e rimanga invariato in tutte le fasi di commercializzazione.

Ad aderire alla sperimentazione sono quindi gli esercenti che dovranno pagare la cauzione iniziale ai produttori di acqua e birra e rendere indietro al produttore (attraverso il distributore) l’imballaggio utilizzato dal cliente che consuma nella sua attività commerciale. Il cliente avrà la garanzia che, consumando dall’esercente che aderisce all’iniziativa, quell’imballaggio tornerà al produttore per essere riutilizzato. Gli esercizi commerciali aderenti al sistema “vuoto a rendere” saranno riconoscibili dal cliente attraverso un logo esposto che lo stesso Ministero fornirà.

L’obiettivo del “vuoto a rendere” è sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riciclo, oltre a diminuire la produzione dei rifiuti. Come noto, il contenitore monouso fa lievitare i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, al contrario, i contenitori a rendere presentano notevoli vantaggi:

  1. il contenitore non diventa rifiuto, quindi non grava sui costi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti e non va a riempire discariche e ad alimentare inceneritori;

  2. fa risparmiare le materie prime che sarebbero necessarie per produrre altri contenitori;

  3. la sterilizzazione delle bottiglie a rendere richiede circa sessanta volte meno energia rispetto alla produzione di nuove bottiglie;

  4. garantisce un corretto comportamento del consumatore, che è indotto dalla cauzione a restituire il vuoto con percentuali superiori a quelle che può offrire la raccolta differenziata.

L’introduzione del sistema del “vuoto a rendere” porterà non solo vantaggi in termini ambientali ed economici ma anche in termini di sicurezza considerato che, ad esempio, spesso le bottiglie di vetro abbandonate sono utilizzate come strumenti per compiere atti vandalici, è per questo che abbiamo proposto all’Amministrazione di sostenere gli esercenti che aderiranno all’iniziativa protocollando una mozione redatta dai cittadini ed indirizzata a tutti i capigruppo di maggioranza e di opposizione con l’augurio che possa essere patrocinata da un consigliere e presentata al prossimo consiglio comunale.

Sperando che non faccia la fine delle precedenti mozioni che stanno ancora aspettando di essere portate in aula:

Dobbiamo veramente attendere altro due anni e portale in consiglio comunale con le nostre mani?

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